Ricordo di aver visto questa preparazione esattamente un anno fa, e di averla rivista tipo il giorno seguente su un altro blog.
Una delle ragione che più mi fa amare l'aver aperto il blog è proprio quella di scoprire spesso cose nuove: nuovi prodotti, nuove tecniche di cotture, nuovi abbinamenti, nuove ricette.
In questo caso ad essere nuovo per me è stato proprio l'ingrediente principale: i fiori di acacia.
Quando ho letto la ricetta dai Calycanti e poi da Alex ho pensato con invidia "che bello, sarei troppo curiosa di provare anch'io, ma dove la vado a trovare l'acacia? Io, che nel mondo vegetale appena distinguo la betulla dalla quercia?"
Finito il pensiero invidioso l'ho dimenticata ed ho tirato dritto.
Credevo di averla dimenticata.
Andando a correre al parchetto vicino casa, pochi giorni fa, mi accorgo di una fioritura importante di una pianta che ritrovavo ad ogni angolo di strada: dei bei fiorellini bianchi, delicati e graziosi.
Vederli e sentire una lampadina che si accendeva in testa è stato un attimo.
Sono tornata a casa ed ho recuperato la ricetta vista un anno prima, ho cercato più foto delle piante di acacia su Gooooooooooooogle :D ed ho avuto conferma: ero circondata e non lo sapevo!
Due giorni dopo, nuovamente di strada per il parco, al ritorno mi sono fermata ed ho preso qualche manciata di fiori dal delicatissimo profumo.
Ho preparato la pastella in 5 minuti, fotografato/pastellato/fritto/assaggiato in 10.
Per me è stato bellissimo poter sperimentare questa semplice preparazione.
NdA: se voleste provare (avete ancora pochi giorni perché la fioritura è al massimo proprio ora -almeno qui in zona Milano-, quindi se caso muovetevi subito) c'è anche un'idea per un risottino...:)
FRITTELLE DI ACACIA (ricetta dei Calycanti)
Ingredienti
fiori di acacia freschi
2 uova
4 cucchiai di farina 00
pizzichino di sale
latte q.b
Preparazione
Tenete presente che i fiori non andranno lavati, quindi mi raccomando: cercate di prenderli da piante che non siano proprio a ridosso di strade, per evitare di mangiarvi anche una dose considerevole di smog. Io ho avuto la fortuna di averli presi oltretutto proprio il giorno seguente un acquazzone.
Preparate la pastella, tenendo presente che i fiori sono molto delicati e non possono certo reggere il peso di una pastella troppo sostenuta. Dev'essere piuttosto liquida, vischiosa a sufficienza da velare i fiori.
Tuffateli in olio bollente, levatele da fuoco quando sono dorate.
Potete finirle con un pizzico di sale o con zucchero a velo, a seconda che le vogliate salate o dolci.
Noi le abbiamo provate entrambe, e quella che ci è piaciuta di più è senza alcun dubbio la versione dolce.
...e dopo le frittelle vi ricordo per l'ultima volta il contest "Cucinando con...le erbe aromatiche", in collaborazione con "Cucinando" ed altre splendide blogger
Siamo al rush finale, avete tempo ancora fino alla mezzanotte del 7 maggio: 5 giorni per mandarci una vostra ricetta profumatissima con tante meravigliose erbe aromatiche.
I premi sono bellissimi, cosa aspettate?
Filate in cucina! :D
Tutte le regole di partecipazione le potete trovare QUI.
Originalissime,bellissima idea!!!
RispondiEliminaBacioni e buona giornata :-)
Ciao Sarah! E' una vita che non mangio questi frittini delicati e buonissimi. Purtroppo l'acacia non è sempre dispobibile in alberi vicino casa e chiaramente non si trova dalo fruttivendolo quindi...
RispondiEliminaAspetterò anche io il momento propiszio senza scordarmi la ricettina. Belle foto!
Hai ragione Sarah ogni giorno qui è una scoperta nuova, siamo in tantissimi, siamo tutte appassionate chi più, chi meno, e il bello è proprio questa condivisione che ci da la possibilità di arricchirci. Sai che neanche io sapevo che questi fiorellini sono di acacia. Non si smette mai di imparare. Il nostro bagaglio è sempre in continuo crescere. In pastella hanno un bell'aspetto, chissè nel risottino come saranno. Ti invidio vorrei tanto anche io andare a correre, ma ho il fiatone già dopo 5 minuti, una skiappa proprio. Un saluto Ale.
RispondiEliminaChe bella ricetta ! Andrò in giro per parchi col naso in su !
RispondiEliminaEccoleeeeeeeeeeeeeeeeeeeee, adesso posso dire a mamma di averle viste pronte!:D
RispondiEliminaNon so ancora il sapore e non riesco a dimmaginarlo, aspetto di vedere anche quelle del mio giardino^_^
bellissime cmq!:D
Sono bellissimi. Poetici! Io piuttosto ho sempre paura di prendere una pianta per un'altra, un pò come quando vado a raccogliere i funghi!
RispondiEliminaPatrizia: grazie :)
RispondiEliminaKitty: eh già, dal fruttivendolo a chiedere i fiori di acacia penso che ci si prenderebbe un tot di insulti e sguardi straniti :)
La cosa che vorrei imparare è quella di cominciare a guardarmi in giro riconoscendo ciò che di commestibile mi può offrire la natura. Certo, non conto di sopravvivere coi raccolti nei prati e con fritti di fiori, però è divertente saperli riconoscere ed usarli anche :)))
Alessandra: ogni tanto mi capita di fermarmi e cercare di ricordare quante cose nuove ho imparato in questi (poco più di) due anni di blog. Non riesco mai a fare la lista completa, ma sono tante cose davvero, e tante altre ce ne saranno.
E' indubbiamente uno degli aspetti che più amo di questo mondo: tante teste, diverse conoscenze e differenti trascorsi danno vita ad un meltin pot infinito, in cui c'è davvero da sbizzarrirsi. Tutto quel che serve è il tempo per destreggiarsi nel mare di informazioni che abbiamo :)
Natalia: brava, ho cominciato a farlo anch'io ed è arrivata subito questa soddisfazione! ;)
Cranberry: vero che sono belle? Ed a friggerle si gonfiano tutte, prendendo forme splendide :)))
Dora: tu eh? Io prima di raccogliere questi mi sono vista tutte le foto possibili ed immaginabili in rete, guardavo e riguardavo anche le foglie per accertarmi che la pianta fosse quella... Ho il tuo stesso timore, ed anche coi funghi vale il medesimo discorso, ma ho deciso di cominciare da quelle piante che abbiano un aspetto talmente caratteristico o particolari molto riconoscibili, così da cercare di avvicinarmi pian piano (ed in sicurezza) a questo meraviglioso nuovo mondo :)
...anche io li ho provati fritti proprio venerdì! Ti dirò, mi son piaciuti ma non mi han fatto impazzire...ho apprezzato molto di più invece i fiori di sambuco...
RispondiEliminaMi segno anche il tuo tipo di pastella, la mia era differente.
Buon inizio settimana!!!!!
Adoro queste frittelline, ogni anno do la caccia a questi fiori profumati per farne un po'! Tra l'altro è stata una delle mie prime ricette postate e ne sono molto affezionata
RispondiEliminaUn bacione
fra
Simo: devo ancora provare con quelli di sambuco:) mi stavo accertando fossero quelli che vedo in giro prima di morire avvelenata :D
RispondiEliminaFra: vedi? Tu sapevi già molto prima di me! Ti avessi letta prima non me le sarei persa fino ad ora ;)
mmm troppo sfiziosiiii ma io l acacia in giro da me non l ho mai vista... uff troverò rimedio andando al vivaio!!!
RispondiEliminabaci la
finalmente mi sono arrivate le spezie tra cui lo zaa'thar... concordo con te è fenomenaleeee!!!
Che tenacia, brava l'importante è non fermarsi mai davanti alla creatività in cucina specie per ingredienti a noi sconosciuti!
RispondiEliminaSeguo da tanto il tuo blog, sei molto simpatica! Passa da me se ti va! ;)
Una betulla e una quercia??? allora sei un'esperta!!! ;)
RispondiEliminaUn bacio
Sarah sono fantastici questi fiori fritti, anche da noi usano molto ma non li ho mai provati! Come resistere dopo aver visto queste meravigliose foto?
RispondiEliminaLayla: vero che è buono? Io lo adoro! :)
RispondiEliminaFederica: grazie dei complimenti :)
Fantasie: uè uè, poco spirito lì eh? Che lo sanno tutti che quercia e betulla sono praticamente identiche, occhio esperto ci vuole per riconoscerle! :)))))
Pellegrine: ma 'nfatti, io non ho resistito (e non ci ho manco provato ad essere onesta :P)
Conosco queste frittelle, sono molto buone, ma le tue foto sono ineguagliabili, il mazzo di acacie sembra un bouquet da sposa. Complimenti!
RispondiEliminagiusto perchè io non amo i fritti.
RispondiEliminagiusto perchè io non amo i fiori in cucina.
no eh...
me tristemente a dieta, ho la nausea dalla fame!
Ricetta davvero originale, lavoro dentro un parco comunale...ma di questi deliziosi fiorellini non mi pare di averne visti...proverò a chiedere ai giardinieri della villa...
RispondiEliminawow!! sarebbe una conquista anche per me!! non ho mai mangiato i fiori di acacia!! mi fermo a quelli di zucca!! :-) devono essere squisiti!!! bravissima!! ricetta interessante!!
RispondiEliminaQui nel (tra poco) afoso Nordest queste frittelle floreali sono un "must" del periodo tra fine aprile e prima settimana di maggio.
RispondiEliminaPerò, a rischio di sembrare antipatica, devo precisare che la pianta in questione è una ROBINIA PSEUDOACACIA, mentre l'ACACIA propriamente identificata è quella che, invece, di solito, chiamiamo MIMOSA (che casino, lo so! ;-)
Chiusa la parentesi botanica, mi offro per fornirti qualche "ripetizione dendrologica", magari barattando con qualche buona ricetta delle tue (una caso, sigh, sono tutte meravigliose...) :-)
WOWWWWWWW!!!Foto bellissime!!! Da bambina l'acacia le mangiavo cosi come 'crudo' preso dall'albero come un frutto..(adesso con l'inquinamento che c è è meglio forse lavarle..) Complimenti, bella ricetta !!
RispondiEliminaFantastica!!! Delicatissima e originale... e complimenti per le foto fantastiche!
RispondiEliminaCiao cara!!!! prima di tutto grazie per lo "splendide", in effetti si siamo bellissime....hahahahaha :D
RispondiEliminaE poi che gran bella idea queste frittelline di fiori!!!! Complimenti ;) bacio e a presto
ahahah!Per "colpa tua" e delle tue frittelle ieri mi sono girata la città in cerca di un alberone di acacia...e devo dire che ce ne sono ad ogni angolo!!!
RispondiEliminaora non mi resta che scaldare l'olio ^.^
Avevo visto anche io questa ricetta in giro per la rete! Ho già addocchiato diversi alberi di acacia a cuoi attingere...Ho visto le stesse frittelle fatte anche con i fiori di sambuco...Mi chiedevo: che sapore hanno le frittelle di acacia? Non sanno un po' di saponetta? La mia paura con i fiori è sempre quella....Intanto io con i fiori di sambuco ho in poreparazione uan cosina sfiziosa che pubblicherò domani....Hai ragione il bello di essere blogger è quella di avere continui stimoli e di impaerare sempre cose nuove e originali....;)
RispondiEliminaMartina: il sambuco non l'ho ancora provato (e forse a questo punto lo farò l'anno prossimo perché di friggere ancora non ho proprio voglia :)), per queste invece ti posso dire che hanno un sapore delicatissimo. L'odore del fiore è molto buono, ma in cottura lo perde. Diciamo che se volessi provarlo puoi anche pensare di aromatizzare la pastella con qualche spezia che ti piace (per dire, cannella o altro), perché la vera caratteristica è data da quella. Credimi, nessun effetto saponetta ;)
RispondiEliminaIl motivo per il quale amo molto avere un blog è proprio questo! Avere sempre la voglia di scoprire e sperimentare nuovi meravigliosi sapori e preparazioni... e queste frittelle sono piene di poesia!
RispondiEliminaChe belle queste frittelline, ormai è un "fiorire" di ricette con questi bellissimi fiorellini, non possono NON provare !!!
RispondiEliminaA proposito di contest, perchè non dai un'occhiata al mio sulla primavera ? Le ricette saranno valutate da uno chef stellato, un fotografo professionista e un esperto di nutrizione, e poi ci sono bei premi, vuoi passare ?
A presto
Marilì
Grazie Sarah, allora proverò...Per il Sambuco se non hai voglia di friggerlo puoi farci lo sciroppo coem ho fatot io....E' davvero una rivelazione...Mi piace moltissimo..:Ha un gusto deluicato simile a quello del the freddo ed è molto piacevole. Tra l'altro è diuretico e ha altre proprietà benefiche...
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